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Cinema, La Grande Bellezza: Ovvero il Voyeur Che C'è in Noi
Inviato da Segret69 23 2013 alle ore 17.32
"La Grande Bellezza" è un film di Paolo Sorrentino, presentato a Cannes lo scorso Maggio.

La sottoscritta, tardona come sempre, l'ha visto solo un paio di settimane fa. 

Quanto segue non ha la presunzione di essere una recensione del film - ne hanno già parlato tutti: critici cinematografici, blogger e spettatori -, ma solo una riflessione nata dalla deformazione mentale, più che da quella professionale.

Il film si svolge in una Roma irreale e sconosciuta ai più, dove i protagonisti sono per la maggior parte ricchi, sfaccendati e a tratti disperati, che nulla hanno a che fare (beati loro) con l'insostenibile realtà del traffico e della confusione capitolina, ma si ritrovano a fare i conti con una persistente e diffusa crisi esistenziale.

La star, in tutti i sensi, del film è Toni Servillo che veste i panni (elegantissimi) di uno scrittore pigro e mondano, il cui quotidiano è scandito dalle feste, in villa, attico, o discoteca che sia, gremite di babbioni.

Lo sguardo del protagonista indugia negli angoli della Città Eterna, restituendoci immagini inedite e sensazioni a sorpresa.

Tutto il film trabocca di immagini sexy e Jep Gambardella, questo il nome dello scrittore, riflette il voyeur che è in ognuno di noi. Non è un caso infatti che, vagando da un locale notturno all'altro, conosce e diventa amico di una spogliarellista matura (una splendida Ferilli più in forma che mai, anche dal punto di vista della recitazione), con la quale finisce a letto ma non succede nulla...

Durante le notti movimentate, l'occhio della telecamera si sofferma a lungo non solo sulla fauna del popolo (di babbioni) della notte, ma anche sulle cubiste e sulle ballerine che si cimentano in performance che oscillano tra il burlesque ed il Bdsm.

La curiosità di Jep non si placa, arrovellandosi sulla misteriosa identità del suo vicino di casa, uomo sofisticato ed omertoso, il cui silenzio non fa che alimentare l'interesse di Jep nei suoi confronti. Interesse che, prima dell'epilogo inaspettato, pare quasi sfociare nell'invidia, dato che il vicino abita al piano superiore e sembrerebbe godere di un panorama se possibile ancora più bello di quello che si vede dalla sontuosa terrazza di Jep.

Una pellicola di grandissima bellezza per gli occhi e per le anime inquiete degli eterni scontenti. 

 

 

 

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