Secondo uno studio recente, pubblicato su BMJ, il numero degli anni di attività sessuale rimasti, cioè la cosiddetta “aspettativa di vita sessuale”, può dipendere dallo stato di salute e dal sesso.

Stando alle ricercatrici dell'Università di Chicago, Stacy Tessler Lindau e Natalia Gavrilova, responsabili dello studio, gli uomini, dopo i 55 anni, avrebbero un'aspettativa media di attività sessuale intorno ai 15 anni, aspettativa che si abbasserebbe ad altri 10 anni di eros per quanto riguarda le donne.

Comunque, anche se gli uomini hanno più desiderio, la scarsa salute incide maggiormente sulla loro sessualità che nelle donne.

“Il fattore principale di un abbassamento dell'aspettativa di vita sessuale per le donne è dovuto al fatto che queste ultime vivono più degli uomini e di solito hanno mariti più anziani,” ha dichiarato al dottoressa Gavrilova, esperta di longevità al centro di studi universitari sull'invecchiamento.

Sempre secondo questa ricerca, le donne più anziane, comunque, possono sperare ancora in pochi anni di sessualità. Sono meno interessate al sesso rispetto agli uomini, anche se hanno un partner. Dai 55 anni in poi, solo il 21 per cento delle donne dimostra interesse nel sesso, rispetto al 62 per cento degli uomini.

“Il fatto che le donne vivano più a lungo dei loro mariti o partner, è una cosa molto più importante per loro, in rapporto alla perdita di qualche anno di attività sessuale,” ha continuato la dottoressa Gavrilova.

Le ricercatrici hanno scoperto che le persone in buona salute sarebbero doppiamente più interessate al sesso e ne fanno di più, rispetto a coloro che non godono di una buona salute.

Gli uomini sarebbero più facilmente propensi all'attività sessuale rispetto alle donne, in quanto riferiscono di una vita sessuale soddisfacente e sono più interessati al sesso. Questa differenza strettamente correlata al sesso, si accentua col passare degli anni.

La differenza più grande si nota in quella fascia di età che va dai 75 agli 85 anni. In questo gruppo, circa il 40 per cento degli uomini erano ancora sessualmente attivi, rispetto al 17 per cento delle donne.

Circa la metà delle donne anziane sessualmente attive avrebbe un'attività sessuale poco soddisfacente, ma l'aspettativa di vita sessuale non ne spiega il "perchè". Anche se possono godere di un'attività sessuale per qualche anno ancora, molte donne non vivono questa insoddisfazione come un problema,” secondo Patricia Goodson di Texas A&M sul suo editoriale intitolato “L'attività sessuale dalla mezza alla terza età.”

Non è ancora chiaro però se un'attività sessuale soddisfacente aiuti la buona salute o vice versa, perchè lo studio utilizza dati incrociati che misurano solo un punto o un periodo di riferimento nel tempo. Le ricercatrici sperano di portare avanti studi longitudinali, che raccolgano dati sulle persone in due o più punti di riferimento per poi analizzarne l'eventuale cambiamento.

Altra limitazione: lo studio verteva solo su uomini e donne eterosessuali al fine di stimare accuratamente la frequenza e la qualità della loro vita sessuale.