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Trilogy, o l'Elogio della Bellezza Femminile (al Naturale)
Inviato da Segret69 21 2010 alle ore 16.00
Nella foto: una scena di Trilogy Se per caso il prossimo fine settimana siete a Londra e volete approfittarne per vedere uno spettacolo non voglio dire all'avanguardia, ma sicuramente insolito e coraggioso, andate al Barbican a vedere Trilogy di Nic Green.

Nella foto: una scena di Trilogy

Se per caso il prossimo fine settimana siete a Londra e volete approfittarne per vedere uno spettacolo non voglio dire all'avanguardia, ma sicuramente insolito e coraggioso, andate al Barbican a vedere Trilogy di Nic Green.

Un tuffo nel femminismo moderno, che ha ottenuto grande risonanza al Festival Fringe di Edimburgo nel 2009. Questo spettacolo interroga sulle gioie e le complessità dell'essere donna oggi, mantenendo coerenza, impegno e speranza per il futuro.

Creato per sfidare i costumi e le attuali tendenze, questo nuovo lavoro utilizza orgogliosamente una tecnica mista di narrativa, dialogo, danza e canto.

Partendo da un'ardita ricerca sul rapporto odierno che le donne hanno col proprio corpo, non risparmiando risposte pungenti al documentario sulle libertà femminili degli anni '70 Town Bloody Hall, Trilogy termina con un gioioso e vibrante inno alla donna. In questa prestazione avventurosa e stimolante, Green e la sua compagnia trasmettono un' energia inesauribile e pura. 

La regista Nic Green sta cercando donne disposte a prendere parte a questo evento, se qualcuna fosse interessata: www.barbican.org.uk/trilogycallout

 

Fonti: barbican ; timesonline

 

Nell'era della bellezza forzata, quella che non sfiorisce, ma che deteriora la bellezza naturale e spesso fa piazza pulita della bellezza interiore, la regista è partita dall'idea che molte giovanissime donne, spesso inconsapevoli delle loro potenzialità, puntano (quasi) tutto sull'esteriorità e, avendo come unici punti di riferimento i canoni estetici strillati ai quattro venti dai media, restano (inevitabilmente?) deluse dall'aspetto del loro corpo e non lo accettano (e non si accettano).

Questo percorso mette a nudo, in tutti i sensi, il corpo femminile di ogni età per esaltarlo con i suoi pregi e difetti estetici, che sono comuni a tante donne. 35 donne sul palco che ballano completamente nude, che all'inizio non credevano che ce l'avrebbero mai fatta, che hanno fatto fatica a spogliarsi ed a rimanere senza "protezioni", che vedono i difetti nelle altre donne e, di conseguenza, cominciano ad accettare il proprio corpo, forti dei propri pregi e dei difetti comuni e forti anche dell'unità sul palco e dell'effetto liberatorio della danza.

 

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